Cappuccetto Rosso o Cappuccetto Blu? Una fiaba classica portate ai giorni nostri nel libro per bambini di Guia Risari
Come sarebbe Cappuccetto Rosso ai giorni nostri? Un libro per bambini di Guia Risari con una Cappuccetto Blu moderna e sicura di sé.
Leggere al giorno d'oggi le fiabe e le favole classiche come Cappuccetto Rosso, i Tre porcellini, Pinocchio, Biancaneve e Cenerentola è diventato per certi versi una gran fatica.
Le case editrici propongono versioni di ogni sorta, scritte con un linguaggio più moderno, più comprensibile ai bambini di oggi, con illustrazioni più accattivanti: nascono così libri nuovi, riscritture dei classici, versioni pop-up, versioni più brevi per i bambini più piccoli, versioni integrali per i grandi appassionati.
Se poi però arrivano autori come Guia Risari che con un po' di irriverenza prendono questi classici e ne fanno qualcosa di nuovo, beh...non potrete che rimanerne piacevolmente affascinati.
L'autrice Guia Risari in realtà nel suo nuovo libro "La strana storia di Cappuccetto Blu" (con le illustrazioni di Clémence Pollet - Settenove Edizioni) dalle fiabe classiche prende in prestito quella piccola bambina col Cappuccetto Rosso e...la fa crescere, la porta ai giorni d'oggi, le cambia persino colore a quella mantellina che per anni l'ha contraddistinta.
Ma attenzione: Guia Risari non stravolge la "vecchia" e tanto conosciuta Cappuccetto Rosso.
Semplicemente (anche se tanto semplice non è) la veste in modo più moderno, la fa assomigliare alle ragazzine di oggi e la porta in un mondo dove la lotta col Lupo cattivo può essere vista come la lotta all'emancipazione.
E' una Cappuccetto Blu che non ci sta a farsi sottomettere dalla paura né da chi vuole essere prepotente con lei.
Una Cappuccetto Blu che alza la testa e si ribella.
"La strana storia di Cappuccetto Blu" è un albo illustrato che narra la storia di una ragazzina cresciuta, cambiata ed è una storia che ci porta a viaggiare tra presente e passato, che mostra i legami del presente col passato, una storia che contiene tante storie.
E' una storia che parla di crescita, che contiene in sé i cambiamenti della vita, del mondo; è un esempio fantastico di gioco di fantasia, di esercizio di "trasformazione"; è un libro pieno di particolari, un libro che fa camminare la mente avanti e indietro nel tempo, dentro e fuori dal libro, tra le righe e le parole e le illustrazioni.
"La strana storia di Cappuccetto Blu" è un albo illustrato che offre una lettura a diversi livelli e per questo adatto a qualsiasi fascia di età, dai bambini agli adulti.
Io credo di averlo letto, sfogliato, scrutato ed osservato una miriade di volte e ogni volta trovo particolari nuovi, punti nuovi su cui soffermarsi e spunti nuovi su cui riflettere.
Giusto per farvi capire quant'è particolare questo libro, Guia Risari ha pensato di inserire all'inizio del suo libro, una pagina di avvertenze: ben 3 avvertenze sui riferimenti ad altre storie, sulle note presenti e sulla possibile trasformazione del lettore sul modello della moderna Cappuccetto Blu.
E perché mai ha avuto il bisogno di inserire delle avvertenze?
Guia Risari non fa mistero che in questo libro ci possano essere persone, luoghi ed oggetti che ci ricordano qualcuno o qualcosa o qualche-dove di conosciuto.
E' una storia strana, ebbene sì.
E ciò che è strano, suscita sempre molta curiosità.
In questo libro troverete ogni tanto delle note a piè di pagina.
A cosa servono?
Sono note a ciò che viene detto e che aiutano a distinguere il vero dal falso.
Sono stimoli per inventare nuove note, sono spunti per affiancarsi all'autrice in questo gioco di andata e ritorno dalle storie classiche ai giorni d'oggi.
Sono note per lettori curiosi, sono note divertenti, note bizzarre...un tutt'uno con il resto della storia.
Cosa rende fantastico questo libro?
L'aver preso Cappuccetto Rosso e averla portata qualche anno dopo (giusto qualche anno) ai giorni nostri.
Ma in realtà ad essere cresciuta non è solo lei, la piccola Cappuccetto Rosso.
Anche il Lupo in "La strana storia di Cappuccetto blu" è cresciuto e si è addirittura "umanizzato": è infatti un ragazzino modernamente vestito e con un cappello da baseball in testa, mentre la nonna, beh, quella potremmo dire che con gli anni è ringiovanita ma è "modernamente" acciaccata.
La lettura della storia è molto piacevole e scorrevole ma allo stesso tempo è necessario quanto naturale il fermarsi ad osservare ogni millimetro di questo libro.
Le illustrazioni presentano continui rimandi alle storie classiche fin dalle prime pagine: le mele ovunque (persino sui pioppi che meli di certo non sono), la casa rossa, il mantello rosso, persino il negozio "Primizie Grimm".
Questo di Guia Risari e Clémence Pollet è un libro che contiene tante storie nella storia, un libro che ti porta a soffermarti su ciascuna illustrazione, che ti porta poi a proseguire con questo gioco di trovare nel mondo moderno rimandi alle favole classiche.
E' tutto un gioco di creatività, alternato a fasi di mistero come quando la ragazzina incontra per la prima volta il lupo-ragazzino del quale viene mostrato solo la coda.
La storia si svela così pian piano, con quel tocco di mistero che ti incuriosisce e ti porta a cercare delle risposte, a scoprire nuovi particolari: come i quadrifogli nascosti tra i trifogli oppure i colori usati da Pollet nelle sue illustrazioni.
Perché se i riferimenti alla favola classica di Cappuccetto Rosso ci sono eccome, dall'altro lato la storia evolve in modo così insolito e misterioso da lasciarti col dubbio e la certezza al tempo stesso che non si tratta della classica storia di Cappuccetto Rosso.
Basta così girare pagina per trovare la ragazzina, protagonista di questa storia, stesa sul suo letto con abiti moderni, con le cuffiette nelle orecchie, con quella felpa con cappuccio sulla sedia.
Tutto ciò che la circonda è un legame e un riferimento alle storie classiche: la mela e il torsolo sul comodino, la corona nascosta nel cassetto leggermente aperto, il libro con le fiabe di Perrault che tiene in mano, il poster dei cavalieri sul muro, i vari lupi sulla sua coperta, la bacchetta magica sotto il suo letto e il libro dei Fratelli Grimm sul pavimento.
I colori di questo libro hanno un significato particolare?
Persino i colori usati da Pollet sembrano voler fare una distinzione tra ciò che è passato, identificato col rosso, che, come dice Guia Risari, è il colore della passione ma anche dell'aggressione (il lupo è infatti rosso), e il moderno o l'emancipazione, identificato a mio avviso col colore blu (come la felpa) che è il colore anche del mistero, della libertà di questa ragazzina e della creatività.
Il terzo colore a dominare assieme al rosso e al blu le pagine di questo libro, è il verde, il colore della natura e della modernità come la bicicletta, la lampada sul comodino, il golfino di nonna, l'altalena.
Questa contrapposizione tra classico e moderno o co-esistenza, se vogliamo, la ritroviamo in tutte le bellissime illustrazioni di Pollet.
Forse dovremmo dire un moderno che viene dal classico, un presente che ha le sue radici nel passato o un presente che per certi versi si vuole togliere di dosso le catene del passato.
La ragazzina legge Cappuccetto Rosso ma non ama tanto questa storia così come il rosso non è il suo colore preferito.
E' una ragazzina moderna, con lo chignon a raccogliere i suoi capelli, una ragazzina che tinge di blu la mantellina che mamma le ha confezionato e che, più che una mantella, è a tutti gli effetti una moderna felpa blu.
Ecco allora che Cappuccetto Blu è la ragazzina che si ribella al Lupo cattivo, una ragazzina che non ha paura del lupo e che lo affronta convinta, spavalda e sicura di sé.
Una ragazzina che ha preso coraggio, che risponde e sbotta e protesta e sbuffa.
Una ragazzina dal Cappuccetto Blu che alza lo sguardo (e pure il dito...indice) e senza farsi impressionare guarda in faccia il lupo e lo affronta.
Ci vuole coraggio e sicurezza in sé stessi, un po' di sfrontatezza e di amor proprio e meno paura.
Ecco l'invito che trovo in questa storia: l'invito ad avere meno paura, ad alzare lo sguardo, a mettere i pugni sui fianchi tenendo lo sguardo alto e fiero.
I due ragazzini passano così il pomeriggio a giocare, a giocare alle storie classiche, una ragazzina che cambia le carte in tavola e sarà lei a mettere alla prova il giovane fanciullo.
Mi soffermo di nuovo su di lei: è lei la protagonista e la regista di questa storia, di questo libro.
E di nuovo vedo in lei la volontà di tante ragazze (e future donne) di reagire di fronte alla prepotenza, alla violenza, alla forza bruta del brutto lupo cattivo.
I due ragazzini si trovano al parco, giocano con ciò che trovano: una panchina che accoglie la Bella Addormentata e le scarpe da ginnastica al posto delle scarpette di cristallo di Cenerentola.
Lei che gioca a trasformarsi da principessa a rospo e lui che da principe diventa una principessa.
Siamo proprio ai giorni nostri, giorni in cui i bambini giocano con tutto, giorni in cui per fortuna è meno marcata la distinzione tra ciò che è da maschio e ciò che è da femmina.
"La strana storia di Cappuccetto Blu" è la storia dei nostri bambini, dei nostri ragazzini, ma è anche la storia delle donne, dell'emancipazione delle donne. E' la storia dei misteri, dei segreti tra ragazzini, della libertà, della creatività.
Una storia che ciascuno di noi potrebbe veramente far propria, una storia che ha mille chiavi di lettura, una storia che stimola la fantasia, una storia da prendere e ritrasformare, una Cappuccetto Blu da far propria.
Guia Risari è un'autrice dalle mille risorse che con questo albo ci ha stupito e sorpreso tantissimo, regalandoci un libro da custodire tra i "miti classici" della letteratura per l'infanzia.
Curiosi di sapere come finisce la storia?
Dopo aver trascorso il pomeriggio al parco con il lupo, Cappuccetto Blu abbandona l'aria spavalda e mostra il suo lato più tenero, quello di una ragazzina che piange e frigna e singhiozza perché è tardi e la mamma la sgriderà se non riuscirà ad andare da nonna e tornare in tempo per cena.
Anche nel lupo c'è però una trasformazione, una maturazione, un'evoluzione dei modi di fare.
Tolte le vesti del lupo cattivo, il ragazzino aiuta Cappuccetto Blu a raggiungere la casa di nonna.
Su una bicicletta i due ragazzini sfrecciano per le strade e giunti da nonna, non aspettatevi una vecchietta distesa a letto con vestaglia e cuffietta!
Come dicevo prima, la nonna è una nonna ben vestita, su una sedia a rotelle perché piena di malanni ma una nonna moderna.
Cappuccetto Blu ha portato a termine la sua missione grazie anche all'aiuto del Lupo e nasce così una bella amicizia tra i due che si danno appuntamento al parco per il giorno seguente per continuare a giocare assieme.
Perché consiglio questo libro?
Perché stimo e ammiro e adoro questa Cappuccetto Blu!
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