Un giorno da Koala - di R. Bright e J. Field | Zoolibri

Un giorno da koala

 Fase dei no o paura di provare cose nuove?

Quando la vita ci obbliga a fare nuove esperienze...

A chi non è  mai capitato di dire (o di sentirsi dire dal proprio pargoletto) "No, non mi piace!" ancora prima di assaggiarlo?
In quante con le mani alzate?

I bambini, si sa, tendono ad essere abitudinari, a sentirsi sicuri nel fare e rifare le stesse cose nello stesso modo.
L'  "abitudinarietà" crea certezze e toglie quindi ansia e paura.
E quando si cambia qualcosa, si spaventano un po'...o forse tanto.
Maaaa...se ad un tratto il vostro piccolino/a non volesse più provare nulla di nuovo?
Cosa succederebbe? Cosa fareste?


Se da una parte la "teoria dell'abitudinarietà" è vera, confermata e constata da molti di noi, d'altra parte c'è da dire che la vita à apertura verso il mondo, verso la conoscenza di cose nuove: basti pensare all'inizio della scuola (nuova per tutti), alla scoperta di nuove cose da mangiare (lo svezzamento)...
Ma a chi non è mai capitato di sentirsi dire "no, non voglio provare" oppure "no, non mi piace" senza nemmeno averlo provato od assaggiato?

Un giorno da koala

Cesare, il koala protagonista del libro di oggi "Un giorno da koala" (di Rachel Bright e Jim Field - Ed. Zoolibri), vive sopra un albero e da quell'albero non ha intenzione di scendere.
Nonostante gli inviti, le esortazioni dei suoi amici, Cesare non ci pensa proprio.
Provare qualcosa di nuovo, come scendere dal suo albero, è un'avventura troppo...troppo...troppo...per lui.

Un giorno da koala

Ma un giorno succede che...

Eh beh sì...un giorno succede per forza qualcosa, no?
Nella vita di ciascuno di noi succede che qualcosa ci fa cambiare i nostri piani, le nostre abitudini: la scuola nuova, un nuovo corso, la nascita di un figlio/fratellino/sorellina, l'arrivo di un amico peloso a quattro zampe, cambiare casa...
Alcuni cambiamenti possono sicuramente esser presi in modo moooolto positivo ma non tutti e non per tutti.

Un giorno da koala

Ecco...Cesare è uno di quei tipini che si sente al sicuro, anzi, proprio felice, nella sua "abitudinarietà", nel fare e rifare le stesse cose.
Ogni tanto gli balena l'idea di provare ma subito la paura dell'ignoto, del non sapere cosa lo aspetta, lo blocca.
Un giorno, un fatto inaspettato cambia radicalmente le sue abitudini: la vita lo costringe a provare.

Un giorno da koala

C'è un picchio sul suo albero, un picchio che ha deciso di picchiettare il suo albero.
L'albero cade, Cesare si ritrova a terra e scopre che tutto sommato non è poi così male la vita con i piedi per terra.
E si sente felice...felice perché ora PUO'!

Un giorno da koala
"La vita può essere migliore facendo nuove esperienze"
Questo è il messaggio finale di Cesare al quale io aggiungerei, come spesso dico a mio figlio, che provando puoi scoprire cose fantastiche o puoi avere la conferma di quanto pensavi, ma solo provando, tentando, sbagliando e curiosando.
Eccola lì la parola chiave: la curiosità.

Non smettete mai di essere curiosi!
Verrete forse paragonati ad una scimmia ("sei curiosa come una scimmia" mi dicono a volte) ma come sarebbe la vostra vita, quella di tutti noi, se non fossimo curiosi?

Di questo albo, "Un giorno da koala", due parole vanno dette anche sulle illustrazioni a tutta pagina che richiamano, con i suoi colori, il testo e la storia.
Jim Field, l'illustratore, ha vinto un sacco di premi per le sue bellissime illustrazioni.
Vi parlerò ancora di lui ma per ora guardate ed ammirate ciò che ha disegnato in "Un giorno da koala": se la storia di Rachel Bright merita di essere letta "in loop", le illustrazioni di Jim Field meritano di essere scrutate nei minimi dettagli, nell'espressione di Cesare il koala, così triste quando il picchio fa cadere il suo albero, e così felice, anzi L-I-B-E-R-O quando si trova a terra, come se fosse stato liberato dalle catene della paura.

Un giorno da koalaUn giorno da koala


Guardate ed osservate con curiosità: scoprirete, assieme ai vostri piccoli lettori, tante cose...curiose!




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