Peter Pan - libro illustrato per bambini dai 6 anni - Sassi

Peter Pan: una favola classica in un libro illustrato da Susy Zanella per bambini dai 6 anni - Sassi Editore.

Il mito di Peter Pan, l'eterno bambino che lotta contro il normale ciclo di crescita, approda su un libro fantasticamente illustrato da Susy Zanella e diventa un libro da ammirare, da leggere, da comprendere, da capire e anche da stravolgere un po'.

E ora vi spiego perché.

Sassi Editore esce quest'anno con due perle di libri dedicati ai bambini dai 6 anni o anche ai più piccoli in una lettura accompagnata dai genitori.

Se vi siete persi la recensione dell'altro fantastico libro illustrato da Susy Zanella, "Il Piccolo Principe", beh, correte subito ai ripari perché non potrete che rimarne affascinati.

Anche in "Peter Pan", Irena Trevisan e Susy Zanella (Sassi Editore) fanno un gran lavoro: prendono il testo originale di James Matthew Barrie e lo adattano per arrivare ad un pubblico di bambini, mediamente piccoli (dicevo appunto dai 6 anni) ma esigenti di avere un libro "corposo".

Ci troviamo infatti di fronte ad un libro di 40 pagine, in un bel formato grande, dove la parte di lettura occupa almeno la metà delle pagine.

Una storia lunga ma non integrale, ben adattata per mantenere le parti fondamentali, quelle salienti, quelle che non potevano mancare nemmeno trattandosi di un libro per bambini.

La storia di Peter Pan è un po' come il suo protagonista: una storia senza tempo, un grande classico che tutti prima o poi nella propria vita si trovano ad incontrare, tra libri, davanti ad uno schermo con un film e anche tra le pagine di libri illustrati.

Perché scegliere questa versione di Peter Pan di Susy Zanella edito da Sassi?

Quando si tratta di classici della letteratura per l'infanzia la mia scelta diventa molto esigente.

Non ho mai fatto mistero della mia difficoltà ad approcciarmi alle favole classiche e il motivo sta nel fatto che, secondo me, le versioni integrali originali sono piuttosto complicate e datate per i bambini di oggi.

Sono convinta che siano favole che vanno lette, non si può non leggerle ma sono anche dell'idea che i tempi siano cambiati così come il linguaggio e i bambini stessi.

Se ai miei tempi avessi avuto a disposizione questi gioielli di libri arricchiti da queste fantastiche illustrazioni sono certa che il rapporto con la lettura sarebbe stato tutta un'altra...storia!

Le favole fanno viaggiare, come la finestra aperta che troviamo già all'inizio di questa storia e che ritroviamo alla fine del libro.

"Tutti i bambini sono destinati a crescere."

La finestra sta proprio ad indicare il passaggio verso il mondo della fantasia ma è anche il passaggio all'età adulta, quel passaggio che Peter Pan non vuole fare, timoroso di perdere quel lato fanciullesco e (erroneamente) convinto che diventare adulti sia solo negativo.

La storia è quella classica: un Peter Pan che porta Wendy nel proprio mondo per convincerla a stare lì, con lui, con gli altri bambini che hanno perso il contatto con la realtà.

Ma Wendy sa essere più coscienziosa di Peter Par. 

Wendy è probabilmente quel lato di ciascuno di noi (anche di Peter Pan) che matura, che cresce assieme al corpo.

Ma nonostante tutto, nonostante Peter Pan veda con i propri occhi quanto è grande l'amore di una mamma per i propri figli, non ci sta, non ci sta non tanto a crescere quanto a capire e a fidarsi.

E' un Peter Pan che probabilmente non ha vissuto un grande rapporto felice con i propri genitori (questa è la mia analisi di questo fanciullo che lotta più con sé stesso che con i pirati).

La vera protagonista di questa storia è così, a mio avviso, proprio lei, Wendy: lei che comprende il valore della fantasia, dell'immaginazione ma al tempo stesso comprende il senso dei valori come quello della famiglia, la preoccupazione di mamma.

Il mio consiglio di lettura...

E' una lettura questa di "Peter Pan" che consiglio di fare con la presenza di un adulto perché è bello poter condividere con i propri figli un libro che mette a confronto due età così lontane tra di loro, quella dei bambini e quella degli adulti ma non per forza in antitesi l'una con l'altra. 

Non tutto quello che fa e dice Peter Pan trova la mia approvazione. Anzi, il fatto che lui dica che "Alle mamme non interessiamo davvero" non può ovviamente trovare l'approvazione di noi mamme.

Ma Peter Pan è un bambino con alcune difficoltà e lo dimostra l'ombra che deve ricucirsi, quella parte di sé che deve recuperare e "riattaccarsi".

E' un bambino che ama volare nella fantasia, che vorrebbe rimanere bambino.

Ma la realtà è che diventare grandi non è poi così male.