Matilde - Sozapato | Kalandraka Editora

Matilde

 Un silent book che parla di fantasia, un libro che non ha bisogno di parole per parlare di fantasia.

Matilde è una bambina, una bambina curiosa come tanti bambini.
Matilde è una bambina che vive in una città grigia: tutto è grigio, tutto tranne il rosso, il rosso della sua gonnellina, il rosso di ciò che crea.

"Matilde" è un silent book, un libro senza parole che parla attraverso le illustrazioni di Sofia Zapata Ochoa, in arte Sozapato.

"Matilde" è la storia di una bambina che, incuriosita, si intrufola nello studio dell'artista, prende un pennello e grazie a questo pennello parte il suo viaggio attraverso una città grigia, triste.
Matilde crea, in questa città triste e grigia, un bellissimo drago rosso: Matilde parte così con la sua fantasia nella creazione di un mondo colorato e felice.
Felice è infatti la sua espressione non appena il suo drago prende vita.


Ma perché Matilde disegna proprio un drago?

Non so se sia una fatalità ma, se tornate indietro di alcune pagine a quando Matilde sbircia dalla finestra del pittore e lo vede disegnare, noterete, tra i disegni dell'artista, che nascosto in un angolo, sotto ad altri disegni, c'è un drago: anche l'artista aveva disegnato un drago.
Che sia una fatalità o Matilde ha preso spunto dall'artista?

Matilde

Fatto sta che la situazione sfugge di mano a Matilde.
Matilde tenta infatti di domare il suo draghetto in tutti i modi ma inutilmente.
E' grazie all'aiuto dell'artista, al quale Matilde ha rubato il pennello, che le cose tornano in ordine.
L'artista insegna così a Matilde la calma e a tenere sotto controllo la sua creazione che alla fine torna nel quadro.

Matilde

Possiamo vedere la cosa come l'insegnamento dei grandi ai più piccoli, come la forza prorompente e creativa dei bambini che, con l'aiuto di un adulto, viene incanalata, viene instradata.
Ecco che il potenziale di un bambino viene lasciato libero di esprimersi ma, allo stesso tempo, viene modulato, viene aiutato da un aiuto affinché possa esprimersi liberamente imparando però a gestirlo.

E la storia non poteva finire che con un bambino dai pantaloni blu che, in mezzo a tutto quel grigiore, trova un pennello.
Potere quindi ai bambini che, con la loro creatività, possono donare colore a questo mondo così grigio e privo di fantasia.

Matilde

Ancora un volta Kalandraka ci ha sorpreso con questo silent book che racconta con le immagini più di quanto le parole possano a volte fare.
Ma se da una parte sembra scontato soffermarci sulla creatività di Matilde e l'aiuto dell'artista, altrettanto automatico è soffermarci su ciò che circonda Matilde.

Tutto quel grigio, tutta quella indifferenza degli sguardi degli adulti (tranne l'artista) non passano inosservati.
E tutto sicuramente ha un significato per l'autore così come per il lettore.

Matilde

Grigiore è tristezza, lo sguardo dritto degli adulti è indifferenza.
Tutto ciò sembra rappresentare l'età adulta o sembra sottolineare il contrasto tra l'età fanciullesca di Matilde, così prorompente, così viscerale, così impulsiva proprio come il suo drago, come le sue creazioni, come il suo non saper gestire il drago stesso.
Tutto ciò è in netta contrapposizione proprio con il resto del mondo, così pacato, così standard, così ripetitivo, così poco vivo.

Per me è netta questa contrapposizione e per me "Matilde" è una specie di inno all'impulsività, alla creatività, al tirar fuori ciò che abbiamo dentro contro il grigiore di una società che ci vuole tutti uguali, tutti calmi, tutti fermi, tutti attenti, tutti bravi, entità neutre ed apatiche che non mostrano interesse per nulla proprio come i personaggi di questa storia (ad eccezione dell'artista e di Matilde).

Quella di "Matilde" è così una storia in cui il bambino così come l'adulto possono ritrovarsi, immedesimarsi per un viaggio intimo tra sensazioni ed esperienze vissute.





Commenti

  1. ciao! sono approdata sul tuo blog e mi piace molto, così ho provato ad iscrivermi, ma non ho trovato nessun posto in cui farlo, come mai? ti metterò comunque nella mia barra dei preferiti e ti seguirò. io ho un blog in cui racconto le mie avventure da scrittrice per ragazzi e non solo, spero che vorrai passare a trovarmi e far parte dei miei amici! :)

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    1. Ciao, grazie per essere passata da qui. In effetti una volta c'era la possibilità di iscriversi. Poi lo tolsi per pensare e modificare alcune cose alla fine è rimasto così....libero. Passerò a curiosare sul tuo blog. Grazie ancora e buon proseguimento 😉

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