Le EMOZIONI (Parte 2) - Chissà perchè proprio dei pesciolini per parlare di emozioni
Per parlare di emozioni arrivano in aiuto dei pesci, tanti pesci che avvicinano tutti noi al mondo delle emozioni.
Dopo aver letto "Ci sono giorni che...", della stessa autrice ed illustratrice abbiamo letto "Emozioni" (Lemniscaat).E' sempre lei, Mies Van Hout, l'illustratrice di questo albo ma, a differenza del libro precedente, qui troviamo solo pesci a parlarci di emozioni.
Più che un racconto, in Emozioni i pesci si lasciano raccontare dalle loro "espressioni facciali".
A prima vista questo albo illustrato può sembrare un semplice elenco di emozioni: su una pagina è scritta l'emozione e sull'altra c'è il pesce a rappresentarla.
In realtà dovete sapere che la scelta del pesce per l'intero libro è legata al fatto che, secondo l'autrice, il pesce non è altro che una faccia con la coda e questo fa sì che per "lui" sia facile esprimere un'emozione.
Secondo motivo per cui Van Hout ha utilizzato pesci e soltanto pesci è perché il pesce è un animale neutrale, cioè adatto a rappresentarle tutte.
Da aggiungere poi la tecnica utilizzata per realizzare i disegni, ossia i pastelli ad olio che, a detta di Van Hout, sono perfetti per disegnare le emozioni ma hanno la caratteristica che non si può correggere, non si può cancellare un disegno fatto con i pastelli ad olio e pertanto se un disegno non veniva bene, andava rifatto da capo e a volte ne usciva un disegno completamente diverso.
Per realizzare questo albo, Van Hout ha disegnato centinaia di pesci.
Ma addentriamoci meglio in questo meraviglioso libro, molto utilizzato nelle scuole per affrontare con i bambini il tema delle emozioni.
Come dicevamo prima, di primo acchito, l'albo "Emozioni" sembra un elenco sterile di parole.
In realtà è un tuffo nel mare delle emozioni, in modo forse semplice proprio per la mancanza di una storia che faccia da contorno, ma allo stesso tempo questa mancanza di una storia può essere vista come un voler puntare dritto dritto al nocciolo della questione: per l'appunto le emozioni.
Le illustrazioni non sono semplici disegni: degli schizzi con i pastelli ad olio sembrano animare questi pesciolini che nuotano nel mare nero del cartoncino mentre le emozioni, sulla pagina a fianco, godono di uno sfondo colorato che ben si presta all'emozione che rappresentano.
Ed ecco apparire il primo pesce, quello curioso.
Facile scrivere la parola "curioso" ma provate ad osservare l'espressione del pesce e ditemi se non è poco curioso!
La lettura di questo albo illustrato diventa così una sorta di gioco per comprendere meglio, per conoscere più da vicino tutte le emozioni che prima o poi nella vita si presentano.
E' la volta del "nervoso" e poi del coraggioso: un piccolo pesce che se ne va solo soletto nell'immensità del mare.
Cosa diciamo quindi del timido? E dell'indeciso?
E' stato facile per tutti esprimere la tristezza e l'essere furibondo, con una bocca spalancata, pugni stretti e urla da primato.
Poi c'è l'orgoglioso: un pesciolino con il naso all'insù e petto gonfio.
E come esprimere la gelosia?
E se siamo innamorati? Beh, facile...quella faccina felice e gli occhietti "a cuore" la dicono lunga.
Poi abbiamo l'imbronciato, quello felice, quello confuso, l'indifferente, lo spaventato, lo spensierato, lo sbalordito, il perplesso, l'annoiato ed infine il soddisfatto.
Ma il nostro viaggio nel mondo delle emozioni non è finito qui.
Con il prossimo post, passiamo al terzo ed ultimo libro sulle emozioni che abbiamo letto durante il nostro incontro di lettura.
E allora, cosa aspettate? Passate alla Parte 3 dove vi aspetta anche il racconto su cosa abbiamo creato durante il laboratorio. ---> Le EMOZIONI (Parte 3) - I colori delle emozioni
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le illustrazioni sono molto belle! Sarebbe interessante vedere le reazioni dei bambini alla lettura di questo albo illustrato...
RispondiEliminaCiao Francesca, noi ci siamo divertiti ad indovinare l'emozione provata dai pesci guardando l'immagine e coprendo la scritta. È stato più un dialogo che una lettura. Temevo si sarebbero annoiati proprio per la mancanza di una storia e invece le immagini hanno saputo catturare la loro attenzione.
EliminaHello, thanks for posting this
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